Ho creduto di capire un giorno che
se volevo fare il perfezionista non avrei combinato nulla. E allora ho
visto la bellezza il piacere di fare semplicemente quello che potevo.
Non eravamo noi a provare l’amore, ma era l’amore che aveva preso noi e ci trascinava per territori nuovi. E volevamo essere leggeri. Sapevamo che dovevamo camminare agili e veloci per i sentieri che il tempo ci portava. Dovevamo avere avere gambe agili e piedi robusti. E braccia pronte ad afferrare i rami. E a nuotare nel mare della vita.
Esci presto il mattino e lungo la strada ti avvii. Incendi le nuvole d’incanti, spalanchi voragini nell’umida terra che ti brama. Vibra l’aria d’intorno e in risonanza tremano i colli. Chi e dove accordò quello sguardo di fuoco in sintonia con le meccaniche celesti? Amo i tuoi passi sulle foglie che cantano. Un sortilegio, il profumo di muschio che ti segue.
Sono un tiratore istintivo ma alla fine mi sembra di avere una buona mira.
RispondiEliminaL'imperfezione è l'unica perfezione che amo
RispondiEliminaÈ così umana...
foto bellisisma, complimenti.
RispondiEliminaStupenda!
RispondiElimina