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Piccole e grandi imprese quotidiane

Naturale che ammiro i grandi eroi, quelli delle imprese eccezionali, dei grandi sforzi, della tenacia incrollabile. Da bambina ho letto Salgari, Kipling, Stevenson e tutti gli altri.

Ma un po’ per volta mi sono accorta che ho più talento per le piccole imprese quotidiane, quelle capaci di aprire le porte alla gioia, con quelle piccole conquiste su di sé che non militano sotto bandiere infiammate, ma che trasformano notevolmente la qualità dell’esistenza e dispongono l’animo a vedere la bellezza, conservare la meraviglia e coltivare la gentilezza.

Si può restare a bocca aperta di fronte allo spettacolo del mondo. E interrogarsi all’infinito con l’immaginazione su ciò che passa nella testa e nel cuore degli altri. E allora viene voglia di non toccare niente, di lasciar accadere, restando lì a guardare.










Commenti

  1. Foto molto belle complimenti.
    Maurizio

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  2. finalmente primavera...

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  3. Fiore tra i fiori... sbocci e porti la tu abellezza.

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  4. Come sempre fai incantare con la tua scrittura!!

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  5. Siamo tutti spettatori in questa vita, ma purtroppo molti si credono Dei.

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  6. Bellissima come sempre

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Specchio delle mie brame

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Il mio presente

 Io vivo questi tempi e le loro sfide come il periodo più interessante della storia. D’altra parte è la mia epoca. Voglio dire che non ho mai sentito il bisogno di elogiare il passato rispetto al presente come se si fosse perso qualcosa. Le sfide sono lì a sollecitare il coraggio e l’industria, l’iniziativa, l’immaginazione, la ricerca.

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 Uscirò dal guscio, che prima protegge ma poi imprigiona, e metterò le ali.