Ci sono esperienze che solo chi le vive le può sentire e provare.
In fondo non siamo troppo diversi dagli insetti che sono attratti dalle luci notturne.
Questi sbattono ossessivamente contro lampadine o sono bruciati da una candela senza una ragione apparente.
In
origine le farfalle notturne orientavano il proprio volo attraverso la
luce lunare: per andare dritte volavano mantenendo un angolo costante
con la luce emessa dalla luna. Poi con la comparsa delle luci
artificiali evidentemente scambiano ogni luce con la luna e muoiono
bruciate.
Forse in origine anche per noi esisteva una sola luce da seguire.
Chissà.
All’inizio lo specchio era solo uno specchio. Ma aveva già tutto il mistero e il potere dello specchio. Guardarsi allo specchio non andava senza conseguenze. Il mito di Narciso ne è la testimonianza. Lo specchio poteva servire per controllarsi, per un esame di coscienza, per correggersi, per un sano amor proprio… oppure poteva produrre quell’incanto, quella malia che l’innamoramento della propria immagine mette in scena e che può portare a smarrire se stessi, la realtà e a inquinare i rapporti con il mondo e le persone.
Troppe luci da seguire o troppe teste da sbattere...
RispondiEliminachissà.
L'importante è muoversi per seguire la nostra luna
Troppe luci, troppe false stelle... trovare quella giusta non è facile. Ma quella giusta brilla solo per te.
RispondiEliminacome sempre bellissima foto
RispondiEliminaGran bella foto, complimenti.
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