La strada è una metafora potente: attiva in me il desiderio di andare alla scoperta del mondo, e delle dimensioni di vita che ancora non conosco ma mi appartengono nel profondo.
Non eravamo noi a provare l’amore, ma era l’amore che aveva preso noi e ci trascinava per territori nuovi. E volevamo essere leggeri. Sapevamo che dovevamo camminare agili e veloci per i sentieri che il tempo ci portava. Dovevamo avere avere gambe agili e piedi robusti. E braccia pronte ad afferrare i rami. E a nuotare nel mare della vita.
Esci presto il mattino e lungo la strada ti avvii. Incendi le nuvole d’incanti, spalanchi voragini nell’umida terra che ti brama. Vibra l’aria d’intorno e in risonanza tremano i colli. Chi e dove accordò quello sguardo di fuoco in sintonia con le meccaniche celesti? Amo i tuoi passi sulle foglie che cantano. Un sortilegio, il profumo di muschio che ti segue.
Se la strada chiama, è bene rispondere,
RispondiEliminaDirei
😉
On the road... magari incontriamo John.
RispondiEliminaCerte strade sanno dirlo meglio. Come certe persone.
RispondiEliminaNella vita bisogna essere come gli alchimisti, fare nuove scoperte con un pizzico di fiducia nella natura.
RispondiElimina