Amo quella follia che è tipica degli innamorati, pronti ad avventurarsi e a sfidare ogni ostacolo pur di raggiungere l’oggetto del desiderio. Che è sempre la Bellezza. E amo l’amore dei poveri e degli inquieti. Di quelli che sono costretti dalla disperazione a trovare vie alternative, a ignorare le regole del gioco. L’arte scaturisce da loro come acqua di sorgente, selvatica e purissima.
All’inizio lo specchio era solo uno specchio. Ma aveva già tutto il mistero e il potere dello specchio. Guardarsi allo specchio non andava senza conseguenze. Il mito di Narciso ne è la testimonianza. Lo specchio poteva servire per controllarsi, per un esame di coscienza, per correggersi, per un sano amor proprio… oppure poteva produrre quell’incanto, quella malia che l’innamoramento della propria immagine mette in scena e che può portare a smarrire se stessi, la realtà e a inquinare i rapporti con il mondo e le persone.
Semplicità. Buon Anno.
RispondiEliminaMaurizio
Basta pensare per un po', alla fine si ingarbugliano i neuroni! Limitiamoci ogni tanto a vivere nel modo giusto.
RispondiEliminaIn effetti a volte affrontare la vita e le sue difficoltà è proprio un'arte.
RispondiEliminaAuguronissimi
in bilico, ma sempre bellissima!!
RispondiEliminala più bella!
RispondiEliminasono scarpe con tacco? sai, mi interessa il tema!!
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