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Due o tre cose importanti…

Resto tra le case, sulla collina.
Voglio sentire il fruscio delle fronde, toccare la pelle degli alberi, entrare negli spicchi di cielo, fuori dai recinti.
Sul ciglio della strada, cammino a sinistra, per vedere in faccia l’auto che mi sfreccerà vicino. Non voglio sorprese alle spalle, che mi distraggano dal muschio sulla sponda, e dai sussurri delle felci, che raccontano storie antiche.
Voglio vedere la pianura, là sotto, dove i problemi ridimensionano l’ansia, da quassù.
Voglio sognare di essere nomade e pellegrino, per poco tempo, da queste parti.
Sentire l’urlo della solitudine per sorriderle in faccia.
E placare il mondo con l’indice e il pollice.






Commenti

  1. Ognuno doi noi almeno una volta è padrone dell'universo. Stiamo svegli, per accorgerci del nostro momento.

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  2. Bellissimo profilo complimenti.

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  3. Io AMO le tue foto! e poi scrivi benissimo!

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Specchio delle mie brame

All’inizio lo specchio era solo uno specchio. Ma aveva già tutto il mistero e il potere dello specchio. Guardarsi allo specchio non andava senza conseguenze. Il mito di Narciso ne è la testimonianza. Lo specchio poteva servire per controllarsi, per un esame di coscienza, per correggersi, per un sano amor proprio… oppure poteva produrre quell’incanto, quella malia che l’innamoramento della propria immagine mette in scena e che può portare a smarrire se stessi, la realtà e a inquinare i rapporti con il mondo e le persone.      

Il mio presente

 Io vivo questi tempi e le loro sfide come il periodo più interessante della storia. D’altra parte è la mia epoca. Voglio dire che non ho mai sentito il bisogno di elogiare il passato rispetto al presente come se si fosse perso qualcosa. Le sfide sono lì a sollecitare il coraggio e l’industria, l’iniziativa, l’immaginazione, la ricerca.

Mettere ali

 Uscirò dal guscio, che prima protegge ma poi imprigiona, e metterò le ali.