Io in casa sto bene. Le mie giornate sono i dense e ispirate e stanno bene racchiuse nel mio “vascello del tempo”.
Il mondo è là fuori. L’osservo dalla mia finestra. Là fuori resta l’altra metà di me. L’Aperto è una casa più grande. Amo la natura e mi sento legato all’umanità.
Per il momento la mia uscita principale è una passeggiata solitaria, al mattino, nella campagna. Dura un paio d’ore, di solito. Adoro questa specie di “rituale”.
Cammino adagio. I rumori delle attività umane sono lontani, sullo sfondo. La quiete dei campi mi ristora. Sto in ascolto.o. E arrivano regolarmente pensieri che mi allargano il respiro, aprono orizzonti nuovi, rinnovano il sangue nella circolazione, creano geografie allettanti per il desiderio.
È come se nascessi di nuovo ogni mattina. Quando mi sento rigenerata ritorno a casa.
Vieni, questa sera, con i tuoi piedini che suonano la tromba delle scale. Entra nell’abbraccio della mia casa. Aprirò la finestra e ti farò l’amore accarezzato dal vento delle stelle. Assaporerò i tuoi seni come pesche di vigna e le mie mani navigheranno sulle onde dell’oceano di dolcezza che tu sei. Cercherò le favole in mezzo ai tuoi capelli e respirerò la tua anima nel tuo respiro. Le mie reni sono sature di libidine di vita e le mani anelano a sollevare ogni velo. Tu sei la vita succulenta. E, benché ebbro, stordito e confuso dal nettare che trasuda la tua pelle, io sono io, pienamente consapevole, pieno, tondo, intenso e sano. E tu sei tu, lunare e luminosa.
Siamo parte della natura. Quando la viviamo qualche minuto non facciamo che tornare a casa dalla mamma che ci prepare il caffè e latte per prepararci alla giornata.
RispondiEliminabellissima didascalia!
RispondiEliminami piacerebbe tanto avere la tua fantasia!
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