Passa ai contenuti principali

E così ho camminato molto

E così ho camminato molto. 

Credo di conoscere a fondo, ora, la passeggiata terapeutica. So gli effetti benevoli e piacevoli che camminare produce in me. Sto rimediando, con pazienza, a cattive abitudini prese durante anni di vita sedentaria.

Quella che ora chiamo in questo modo, prima la chiamavo vita intellettuale. Ora, tra le prime intuizioni che mi occupano la mente peripatetica c’è che la vita intellettuale coniugata con una vita sedentaria prolungata, mica buono!

E di fatto, da quando cammino sistematicamente tutti i giorni, mi è più facile mantenere il buon umore e prendere le cose con calma e serenità. E i pensieri mi sembrano più leggeri.

Non cammino per raggiungere primati. Cammino per star bene. Perciò vado al ritmo sostenibile e quando mi viene fretta di arrivare, rallento. 

Finché ritrovo il piacere di essere lì.


 

 






 

Commenti

  1. Camminare con i propri pensieri, non inserguirli o lasciarli indietro. Camminare in sintonia e prendrne il meglio.

    RispondiElimina
  2. Pensa. La tua avventura, la tua vita, le tue scoperte, i tuoi atti d’audacia, i tuoi sentimenti, liberi di uscire, di trovare vestiti nelle tue parole, di trovare azioni nei tuoi gesti, di incontrare altri centri caldi di sentimento, e di danzare.
    Com’è bello aprire la mente, lasciare che non ci siano limiti nell’immaginare, nel sentire, nel fare. La bellezza estrema della libertà che crea. Che crea senza sforzo, lasciandosi trasportare.

    RispondiElimina
  3. il rosso ti sta bene!

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Marea montante

È come essere presi dalla musica. Sei lì, che vai. Portato proprio dove devi andare. E non sai neanche fino a che punto esisti.

Scorrere leggeri

Non eravamo noi a provare l’amore, ma era l’amore che aveva preso noi e ci trascinava per territori nuovi. E volevamo essere leggeri. Sapevamo che dovevamo camminare agili e veloci per i sentieri che il tempo ci portava. Dovevamo avere avere gambe agili e piedi robusti. E braccia pronte ad afferrare i rami. E a nuotare nel mare della vita.  

Sguardo di fuoco

Esci presto il mattino e lungo la strada ti avvii. Incendi le nuvole d’incanti, spalanchi voragini nell’umida terra che ti brama. Vibra l’aria d’intorno e in risonanza tremano i colli.   Chi e dove accordò quello sguardo di fuoco in sintonia con le meccaniche celesti? Amo i tuoi passi sulle foglie che cantano. Un sortilegio, il profumo di muschio che ti segue.