Ogni primavera suscita una qualche forma di slancio nel cuore. La natura ci ha dato gli esempi e le metafore per le stagioni della vita. Immersi nell’evoluzione delle cose noi cantiamo il miracolo della giovinezza. E speriamo che si riproduca nello spirito quello che un tempo conoscemmo con il corpo.
Una volta mi bastava leggere tre quotidiani al giorno per avere la certezza, o quasi, di essere in contatto con la realtà. Oggi è piuttosto diverso. Sono disincantata. C’è tanta televisione, tanto internet, tante immagini. Nell’epoca ingenua le immagini dovevano mostrare la realtà, poi hanno finito per chiarire che mostravano innanzitutto se stesse. E forse è proprio quello che devono fare. Alla fine dobbiamo liberarci dall’idea che le immagini, ma anche le parole, mostrino qualcosa che si chiama realtà. Le nostre parole (e le nostre immagini) non mostrano: costruiscono la nostra realtà. La vecchia “realtà” è diventata “la cosa”. Ed è come se “la cosa” fosse lì, perennemente disponibile a mettersi in posa per noi. Apparentemente sotto la nostra direzione – poi è da vedere. “La cosa” è una miriade di comparse disponibili alla lavorazione del nostro film. Rovesciamento: non viviamo più nel mondo delle cose: tendiamo a vivere nel film costruito da noi. La realtà dunque non è ...
Ottima scelta cromatica! Il rosso bacia benissimo il blu del tuo vestito :)
RispondiEliminabellissima gonna! vintage ma sempre di moda!
RispondiEliminatutti dovremmo avere la primavera dentro
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