Esci presto il mattino e lungo la strada ti avvii. Incendi le nuvole d’incanti, spalanchi voragini nell’umida terra che ti brama. Vibra l’aria d’intorno e in risonanza tremano i colli. Chi e dove accordò quello sguardo di fuoco in sintonia con le meccaniche celesti? Amo i tuoi passi sulle foglie che cantano. Un sortilegio, il profumo di muschio che ti segue.
Sembri molto magra vestita così
RispondiEliminaUn po di fiori primaverili in una natura spoglia!
RispondiEliminaI romani antichi (i latini) dicevano di imparare a conoscere bene gli argomenti perchè le parole sarebbero venute da sole.
RispondiEliminaCapelli aereodinamici!
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