Siamo – è fuor di dubbio – delle piccole e fragili creature ma, nel nostro cuore e nei nostri sogni, le vicende quotidiane sono delle “odissee” dagli scenari immensi e suggestivi e, mentre spingiamo i nostri passi per le strade dei nostri paesi e dei nostri quartieri, solchiamo con audaci imbarcazioni e grandi vele dispiegati gli oceani del senso.
Vieni, questa sera, con i tuoi piedini che suonano la tromba delle scale. Entra nell’abbraccio della mia casa. Aprirò la finestra e ti farò l’amore accarezzato dal vento delle stelle. Assaporerò i tuoi seni come pesche di vigna e le mie mani navigheranno sulle onde dell’oceano di dolcezza che tu sei. Cercherò le favole in mezzo ai tuoi capelli e respirerò la tua anima nel tuo respiro. Le mie reni sono sature di libidine di vita e le mani anelano a sollevare ogni velo. Tu sei la vita succulenta. E, benché ebbro, stordito e confuso dal nettare che trasuda la tua pelle, io sono io, pienamente consapevole, pieno, tondo, intenso e sano. E tu sei tu, lunare e luminosa.
Ragionamento saggio
RispondiEliminahai sempre le parole giuste, al momento giusto. Sarai umana? ;)
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