Passa ai contenuti principali

Basta poco, anzi non basta

Aveva riempito gli armadi di cibi freschi e sani. Sulla veranda c’era una sedia a dondolo. Era ancora di nonna. Veniva in quella casa d’estate, da bambina. Quanto tempo era passato? 
Ora era il luogo giusto. Sarebbe stato un cambiamento profondo.
Quando il passato ti pesa sul cuore, concentrati sul presente – le diceva la nonna. È facile, qui e ora, trovare la gioia e la pace.
C’era tutto quel che serviva. Il cielo, il sentiero che si allontanava verso l’orizzonte e i quattro aceri di montagna.
Le notizie, ogni giorno erano terribili. Il mondo degli umani era questo. Ma bisognava che la morte assassina non uccidesse anche la capacità di immettere gioia e pace nella vita.
Cercare nell’inferno ciò che inferno non è, coltivarlo, farlo durare, alimentarlo. Questo suggeriva il suo scrittore preferito.
C’era tutto quel che serviva. Il cielo, il sentiero che si allontanava verso l’orizzonte e i quattro aceri di montagna.











Commenti

  1. Ho colto un riferimento a Calvino. Giusto?

    RispondiElimina
  2. Mah... sarà ancora fusa, una licenza poetica....oppure...no...non è vero.... non mi avrà fatto lo scherzetto...se è vero sei una grande.

    Dimenticavo: bel racconto, Freud, Jung, Vanna Marchi, i giovani, il socialismo reale......bla....bla ...bla...

    RispondiElimina
  3. mi sa che non ho capito, ma sulla fiducia metto un cuore

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Vai tranquillo, lei è intoccabile e qualsiasa cosa fa va bene; al dire il vero una gentile padellata la meriterebbe ogni tanto, ma la teniamo così. Vai avanti così che ti vogliamo tutti bene.

      Elimina
  4. pensieri così fragili e veritieri, bravissima

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Specchio delle mie brame

All’inizio lo specchio era solo uno specchio. Ma aveva già tutto il mistero e il potere dello specchio. Guardarsi allo specchio non andava senza conseguenze. Il mito di Narciso ne è la testimonianza. Lo specchio poteva servire per controllarsi, per un esame di coscienza, per correggersi, per un sano amor proprio… oppure poteva produrre quell’incanto, quella malia che l’innamoramento della propria immagine mette in scena e che può portare a smarrire se stessi, la realtà e a inquinare i rapporti con il mondo e le persone.      

Il mio presente

 Io vivo questi tempi e le loro sfide come il periodo più interessante della storia. D’altra parte è la mia epoca. Voglio dire che non ho mai sentito il bisogno di elogiare il passato rispetto al presente come se si fosse perso qualcosa. Le sfide sono lì a sollecitare il coraggio e l’industria, l’iniziativa, l’immaginazione, la ricerca.

Mettere ali

 Uscirò dal guscio, che prima protegge ma poi imprigiona, e metterò le ali.