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Meta-fisica

Talvolta accade - negli ultimi tempi più spesso – che io guardi un ragazzo solo per apprezzarne la bellezza e l’armonia del fisico. Nulla di più, niente secondi e terzi fini. O meglio potrei dire solo tersi fini. E con questo non penso che sia male quando guardo un ragazzo solo immaginando cose sconce. No, non credo sia male. Solo che nel primo caso mi godo come mai il trascendere di ogni traccia di fisicità che in qualche modo inquina e oscura certi punti di vista: senza compiere alcuno sforzo non immagino un dopo, situazioni che non avverranno mai, circostanze improbabili, situazioni che in qualche modo usurpano il momento, il presente, l’attimo in cui sto guardando. In questo caso semplicemente non immagino nulla, guardo e basta, come potrei guardare il mare, il sole, il cielo, una nuvola, un albero o un’opera d’arte.

Quindi, ragazzo che sei sulla scalinata con i pantaloni bianchi e il vento che ti spettina i capelli, non fraintendere il mio sguardo, continua a scendere e vai per la tua strada.



Commenti

  1. Guardare una persona solo per il senso estetico è come guardare una statua...

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  2. sfortunatamente non comprenderà mai questo messaggio ma fraintenderà le tue intenzioni

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    1. vero, la mente dell'uomo non risiede solo nella testa

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  3. Che ti succede dolce sogno? Fai i giochi di parole "tersi fini". Cosa succede, hai elaborato il lutto, hai finito il cognac. Spero ti averti strappato un sorriso; e pensare che quando vidi le prime volte il tuo profilo mi facevi cosi soggezione, ancora adesso ti dico la verità.

    Il tuo intervento è interessante su ciò che le donne intendono e vogliono e condivo il fatto che nella maggior parte dei casi la donna ha un rapporto di contemplazione della bellezza, che i maschi fraintendono. Come però ti dissi secondo me non è un problema di ingrifamento maschile, ma più il fatto che questo è un essere semplificato: due più due vuol dire quattro, si muove in linea retta e di ogni cosa vuole arrivare ad un dunque, non si muove per modelli intuitivi o emozionali ma in modo strumentale, per causa ed effetto, per logica deduttiva. Risponde ad uno stimolo salivando come l'esperimento dei cani di Pavlov nella psicologia comportamentista. Il tuo Sogno pensiero mi suscita anche un altra riflessione è una domanda che vorrei farti; facendola sono più interessato a come le donne agiscono piuttosto che cosa faresti tu, ma se non ti faccio una domanda diretta e personale ho il dubbio che non interverrai mai spontaneamente nel dialogo con una tua opinione. Arriviamo alla questione . Mi capita spesso ( ora meno perché esco poco e sfuggente come un topo) di fare questo tipo di incontri , per me molto enigmatici e suggestivi: incontri di sguardi fra sconosciuti di una certa intensità, in situazioni dove non ci può essere la scusa di una conoscenza conviviale, come incrociandosi per strada. Questi li vivo come fai tu, per quello che valgono (essendo comunque sfuggenti) delle volte solo contemplativi altre volte anche con risvolti immaginativi, ma sempre senza tattiche da mandrillo. Sono sicuro però, anche se in percentuale minima, che una parte di essi contiene un desiderio reale di conoscenza , il motivo non ha importanza, innamoramento, erotismo, incontri occasionali, forte curiosità, ecc. In questi casi trovo che per entrambi sia triste che non ci possa essere un proseguo, senza per questo che si debba arrivare ad un dunque prestabilito. Li trovo sempre così cinematografici, estremamente suggestivi. Perciò se ci incontriamo per strada come due sconosciuti, ma il nostro sguardo dura quel attimo in più del dovuto scattando in noi un desiderio, come ti comporti? Lanci un segnale ma aspetti che sia lui a farsi avanti, ti giri e ti metti a seguirlo , oppure fai che sia lui a seguirti, lo guardi, giri in un angolo appartato e attendi che arrivi? Una scusa: mi fai accendere, scusa che ora sono, ecc? E se non fosse desiderio, ma solo contemplazione o un ipnosi indotta dallo sguardo diretto, come faccio a capirlo? La tua risposta mi aiuterebbe a risolvere questi giochi di sguardi, che se capitano ogni tanto va bene, ma se troppi sono piacevoli ma disorientano, lasciandoti bloccato su come agire e capire. Nel mio caso possono arrivare anche a punte paradossali durando nel tempo e incrociando le stesse persone in luoghi differenti, facendo diventare la cosa alquanto surreale, patetica e grottesca.. Esiste il dizionario donnese-uomese?

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