A me piace questa possibilità di condividere le mie cose con persone che altrimenti non avrei mai conosciuto. Mi piace esplorare questa nuova forma di socialità offerta dai social. M’interessano i comportamenti costruttivi, la gentilezza nelle relazioni, gli stimoli conoscitivi che ci possiamo scambiare. E mi rendo conto che si può anche collaborare con persone lontane. Io l’ho fatto. Cerco di formarmi affinché la rete mi renda più intelligente (e non più stupida ) e so che devo lavorare sul controllo dell’attenzione, sul senso critico per individuare e scartare le bufale, sfruttare le possibilità di accedere alle informazioni che m’interessano perché hanno contributi arricchenti per il mio progetto. La rete ormai fa parte del nuovo mondo. Voglio usarla bene.
Bello immaginarti bambina che sogni un castello delle fiabe.
RispondiEliminail mio castello è il mio mondo, inaccessibile per molti, oscuro per altri, un vero e proprio labirinto per chi non ha spirito di avventura...
RispondiEliminaScusatemi se mi intrometto nel vostro dialogo. Ma vorrei dirti Tacchialti94 che, se un giorno decidessi di farmi leggere pensieri sul tuo labirintico animo, sarò per te un attento e rispettoso lettore. Ciao.
EliminaIl mio castello, almeno quello sognato, è quello della tana dell'Aquila dove l'eroe stanco si riposa e si separa dal brusio della gente che comunque ama. Quello reale è il rifugio del gatto dove separarsi dall'incomprensione, avidità e rifiuto della gente.
RispondiEliminaIl castello è per me un'immobile fortezza perciò è altrove il luogo mentale e fisico dell'avventura, dove perdersi e ritrovarsi. Non mancano mai perciò nel suo ventre i luoghi più ameni, gotici ed esotici: le segrete, i labirinti e i sotterranei dove perdersi, cercare le proprie follie, la propria anima e i segreti inconfessabili. È anche il luogo da dove fuggire nella notte per salvarsi la vita quando il castello viene assediato.