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Visualizzazione dei post da aprile, 2025

La piazza della chiesa

  Da un racconto di Vanni.  Mi nonna mi portava con sé la sera. Andava al rosario e mi portava con sé. Io sedevo vicino a lei, sulle grandi panche di legno, ognuna delle quali aveva una targhetta di ottone con il nome della famiglia donatrice. Il nome della famiglia della nonna non c’era. Io non chiesi mai il perché. Pensavo: saranno i più ricchi del paese. Mia nonna andava tutte le sere al rosario, ma non mi ha mai dato l’idea di una donna particolarmente religiosa. Mi diceva spesso le due cose che contavano davvero nella vita: “la salute e la salvazion dell’anima”. Era una donna di carattere. Viveva da sola. Il marito e tre figli erano in America. Lei era ritornata in Italia con mia madre. L’America non faceva per lei. Sapeva il fatto suo. Amministrava una grande casa. Se la cavava  egregiamente. Andavamo Tutte le sere. Dicevano il rosario in latino, o meglio con qualcosa che assomigliava al latino, era un latino appreso a orecchio. Mia nonna aveva fatto le elementari e...

La città vecchia

Insomma, oggi è stato un viaggio nella città vecchia, negli intrichi delle stradine, in mezzo a palazzi di altra  epoca, piuttosto trascurati,un tempo abitati da un popolo di marginali, ai quali tuttavia non manca  arguzia, intelligenza, e sogno. E ho sentito dire che è dalle periferie che nasceranno le nuove idee, le  congetture che muteranno lo scenario dell'abitare e del vivere… E sentivo il desiderio di partecipare a queste congetture.

Il lavoro visto dall'alto

Certo! Non ho niente da fare. E faccio tutto quello che desidero.

Terra pioggia e sole

Ed è bello costatare che un ampio orizzonte di domande ti attragga e solleciti il tuo impegno piuttosto che farti sentire impotente e inibisca la tua voglia di vivere.        

Tentativi

Io incoraggio dentro me stessa il desiderio di replicare agli eventi cercando una strada di letizia. Incoraggio il tentativo di trovare uno sguardo sulle cose in cui la speranza possa attecchire e prosperare.  Nel mio piccolo giardino riesco abbastanza a creare bellezza ed energia gioiosa. So che non è la soluzione dei grandi problemi.  Cerco di immaginare tuttavia che sia il mio piccolo contributo alla vita. Veramente poco! Un tentativo di dare un po' di serentà alla buccia della Terra.  

Colloquio del mattino

Alla fermata del pullman, tutte le mattine.  
Lui studiava al Conservatorio e lei all’Università di Infermieristica.  Lui era innamorato della musica e le raccontava l’impegno serio con cui studiava composizione. Aveva grandi sogni. Le diceva che la musica gli aveva salvato la vita. Quando suonava, o scriveva la musica, gli sembrava di non esistere neppure…  Lei pensava alla cura dei corpi, agli aspetti umani della cura, alla fiducia, al parlare, all’ambiente di cura. Era entusiasta. Sentiva che quel ruolo era il suo. Che gli derivava da suo essere donna. La cura e la relazione, questo era il suo mondo.  Aveva grandi aspettative…