Mi ha detto che il richiamo della Natura per lei è soprattutto desiderio
di naturalezza. Coltiva un sentire limpido che prende le distanze con
grazia dalle complicazioni sentimentali e dalle turbolenze emotive. Ha
un’anima che scorre con modestia e tanta dignità tra le vicende dei
giorni. Afferma di camminare nella direzione dei sogni, pensando che è
la vita stessa che chiama da quella parte. Ha fiducia ma con gli occhi
spalancanti e attenti. Sembra fragile, ma a parlarle con lei anche solo
un po’ ho sentito una forza interiore tanto incrollabile quanto
tranquilla. Quando mi guardava negli occhi mi sentivo scrutata
nell’intimo.
Vieni, questa sera, con i tuoi piedini che suonano la tromba delle scale. Entra nell’abbraccio della mia casa. Aprirò la finestra e ti farò l’amore accarezzato dal vento delle stelle. Assaporerò i tuoi seni come pesche di vigna e le mie mani navigheranno sulle onde dell’oceano di dolcezza che tu sei. Cercherò le favole in mezzo ai tuoi capelli e respirerò la tua anima nel tuo respiro. Le mie reni sono sature di libidine di vita e le mani anelano a sollevare ogni velo. Tu sei la vita succulenta. E, benché ebbro, stordito e confuso dal nettare che trasuda la tua pelle, io sono io, pienamente consapevole, pieno, tondo, intenso e sano. E tu sei tu, lunare e luminosa.
La complessità della semplicità è affascinate, e spesso incredibile.
RispondiEliminaCi vuole molta, molta forzabper inseguire dei sogni semplici
RispondiEliminaLa Natura è rivelazione di Dio; l’Arte, rivelazione dell’uomo.
RispondiEliminaNon dobbiamo trasformare questa benedizione in maledizione.
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